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La University of California San Francisco (UCSF) ha rivelato di essere caduta vittima di un attacco ransomware per il quale è stata costretta a pagare 1,14 milioni di dollari.

La compromissione risale al 1 giugno e ha impattato alcuni server della School of Medicine, ma non il network centrale dell’Ateneo.

I dati cifrati appartengono al lavoro accademico e non a quello sanitario; non sembra siano state coinvolte le operazioni sanitarie riguardanti il COVID-19.

Fonti non specificate avrebbero ipotizzato che si sia trattato del ransomware NetWalker, ma la UCSF non ha ancora reso noti dettagli in merito.

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